23 settembre 2006 |
Piaceri |
Consentitemi di essere esplicito fin dall’inizio: non credo che vi piacerò. I signori proveranno invidia e le signore disgusto. Non vi piacerò affatto, non vi piacerò ora e vi piacerò ancor meno in seguito... Questo è tutto. Questo è il mio prologo: nessuna rima e nessun decoro. Non era quello che vi aspettavate, spero. Sono John Wilmot, il secondo conte di Rochester e non ho - alcuna - intenzione - di piacervi..
Dovete acquisire il dono di ignorare coloro ai quali non piacete. Per mia esperienza, coloro ai quali non piacete sono divisiin due categorie:gli stupidi e gli invidiosi.Gli stupidi vi apprezzeranno fra cinque anni, e gli invidiosi mai
Io non voglio far arrabbiare nessuno, ma devo dire quello che penso, perché quello che penso credo sia molto più interessante del mondo fuori della mia mente... Io non provo niente nella vita. (Perciò) Non ti perdonerò mai per avermi insegnato ad amare la vita. ... E così finalmente giace il convertito sul punto di morte, il pio libertino: non avevo mezze misure, non è vero? Datemi del vino e dopo l’ultima goccia getterò la bottiglia vuota nel mondo. Mostratemi Nostro Signore in agonia e salirò sulla croce, per togliergli i chiodi e metterli nei miei panni. Eccomi qua, che abbandono il mondo a fatica, sgocciolando la mia saliva su una bibbia. Guardo in una cruna d’ago, e vedo gli angeli danzare. Ebbene, vi piaccio adesso? Vi piaccio adesso? Vi piaccio adesso? Vi piaccio adesso? Vi piaccio adesso? Vi piaccio adesso?
Stephen Jeffreys
In fondo “Le plus lourd fardeau, c'est d'exister sans vivre" scriveva Victor HugoEtichette: esergo e altre perle ai porci, extra vagantes, parole e pensieri scritti sfacciatamente per me (checché ne dica l'Autore) |
postato da la Parda Flora
alle 14:44
|
|
|
22 settembre 2006 |
Nove |
All'orizzonte di quell'oceano ci sarebbe stata sempre un'altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare. Quell'orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì, un invito ad andare.
Hugo Pratt, grazie a FranzEtichette: cose da ricordare, esergo e altre perle ai porci |
postato da la Parda Flora
alle 18:09
|
|
|
|
Otto |
L’assemblea delle Nazioni Unite è profondamente convinta che la questione palestinese vada affrontata, e in tempi stretti, così che nel maggio 1947 venne convocata una sessione speciale della Assemblea, che già in anticipo godeva del favore sovietico nei confronti di Israele. Venne creato l’UNSCOP - United Nations Special Committee on Palestina, formato da Paesi aderenti alle Nazioni Unite ma non direttamente coinvolte nella questione arabo-israeliana, per evitare “vizi” di visione, UNSCOP che avrebbe riferito, dopo un mese, del futuro della Palestina. La diffidenza araba era enorme e, secondo lo storico Fraser, probabilmente la decisione che l’Alto comitato arabo prese di boicottare l’UNSCOP, al contrario dell’atteggiamento disponibile assunto dalla controparte ebrea, fu una delle decisioni più disastrose che il comando palestinese prese per il futuro dello stato palestinese. Tutt'altro atteggiamneto ebbero i sionisti che
La solitudine e la disperazione talvolta avvicinano le persone, molto più spesso le allontanano. Io ci ho provato.
Non ce la fanno quelli belli muoiono in mezzo alle fiamme- suicidi, pillole, veleno per topi, corda qualunque cosa... si strappano le braccia si gettano fuori dalla finestra si cavano gli occhi fuori dalle orbite;
rifiutano l'amore rifiutano l'odio rifiutano, rifiutano
Non ce la fanno quelli belli non durano
loro sono le farfalle loro sono le colombe loro sono i passeri loro, non ce la fanno.
Una bella fiammata mentre i vecchi giocano a dama nel parco una fiammata, una bella fiammata mentre i vecchi giocano a dama nel parco nel sole.
Quelli belli li trovano in fondo ad una stanza ammucchiati in mezzo ai ragni e agli aghi e al silenzio e non riusciamo mai a capire perché loro se ne sono andati, loro che erano così belli.
Non ce la fanno, quelli belli muoiono giovani e lasciano quelli brutti alle loro brutte vite. Attraenti e brillanti: in vita e nel suicidio e in morte mentre i vecchi giocano a dama nel sole nel parco. C. Bukowski
What’s the use of a title?
They dont make it the beautiful die in flame- suicide, pills, rat poison, rope what- ever... they rip their arms off, throw themselves out of windows, they pull their eyes out of the sockets, reject love reject hate reject, reject.
They don’t make it the beautiful can't endure, they are butterflies they are doves they are sparrows, they, don’t make it.
One tall shot of flame while the old men play checkers in the park one flame, one good flame while the old men play checkers in the park in the sun.
The beautiful are found in the edge of a room crumpled into spiders and needles and silence and we can never understand why they left, they were so beautiful.
They don’t make it, the beautiful die young and leave the ugly to their ugly lives.
Lovely and brilliant: life and suicide and death as the old men play checkers in the sun in the park.
Charles BukowskiEtichette: storia |
postato da la Parda Flora
alle 14:50
|
|
|
21 settembre 2006 |
Solo un gioco |
Facciamo conto che io abbia una ingessatura, e su questo gesso qualcuno, dallo sguardo malinconico e inarrivabile per tenerezza e bellezza, abbia scritto:
Tutto dipende da quel che non esiste. Perciò il mio essere muto si converte nella stessa somiglianza, austero e triste.
Voi, cosa scrivereste, se lo scrivereste, sul mio gesso? anche voi Pessoa? mica dev'esser per forza una citazione...spazio bianco ce n'è in abbondanza... a volte mi spaventa da quanto ce n'è... E torno a chiedermi: nello scrivere parlava di se stesso o di me?Etichette: consigli ai poveri naviganti, etologia domestica, extra vagantes |
postato da la Parda Flora
alle 09:49
|
|
|
20 settembre 2006 |
Fallace... |
Niente coccodrilli, qui. Come collega corrispondente di guerra Perez-Reverte, che fece questo mestiere per vent'anni, la descrive fra le righe come una insopportabile stracciapalle prima della classe, scarsamente popolare un po' fra tutti i colleghi. E i libri di Perez-Reverte, ancorché macchinosi, a me piacciono più dei suoi, e credo anche facciano meno danni. Anche a me la Fallaci stava antipatica. Era così dalla notte dei tempi, soprattutto da quando si voleva scrittrice: lettera a un bambino mai nato mi ha dato il voltastomaco, ma imperterrita le ho dato una seconda chance e ho provato con il libro su Panagulis - quando non ce la si fa, non ce la si fa, bisogna saperlo capire... e ho rinunciato. Da molto mi infliggo altre penitenze meno noiose, ammesso che ne abbia bisogno. Il punto è che mi stava antipatica a pelle, proprio come persona, non credo sarei stata capace di sopportarla nemmeno come vicina di casa. Misteri dell'alchimia umana. Sull'ultimo periodo taccio per bontà d'animo, ma credo che abbia sparso tanto di quell'odio becero, che non è possibile che non gliene venga chiesto conto, anche se non ho ancora deciso se da parte del Dio dell'occidente o da parte di Allah o magari di entrambi... Rubo al blog di Luisa Carrada un sublime scambio di battute con una grande DONNA che, invece, mi piaceva tanto. E una certa differenza di spessore mi pare evidente, alla faccia della spontaneità...
"Uhm! Boh! Mah! 'Sta roba da intellettuali! Oria': non faccia l'intellettuale, sia intelligente, ma che pensa di me?"
"Io penso... io penso che lei sia un grand'uomo, signora Magnani"
e partendo dal Blog di Luisa Carrada, potrete iniziare un viaggio su di una rassegna stampa, dedicata alla sgradevole fiorentina, un po' coccodrillesca, un po' no, ma comunque interessante. Il primo articolo su di lei, buffo caso, è di uno dei pochi storici di destra italiani, e le da torto marcio riguardo alle sue opinioni sull'Islam. Amo il mondo perché non finisce mai di stupire... >:)Etichette: comunicazioni di servizio, persone |
postato da la Parda Flora
alle 09:00
|
|
|
19 settembre 2006 |
Levity |
Riprendo questo breve monologo di un dolente Billy Bob Thornton, nella parte di Manuel Jordan nel film Levity di Ed Solomon del 2003. Visto che vanno di moda i testi mistici medievali sulla fede e sul perdono...
Ho letto un libro scritto nell’XI secolo. L’autore diceva che ci sono cinque gradini da fare per ottenere il perdono. Il primo è riconoscere ciò che si è compiuto. Il secondo riguarda il rimorso. Il terzo è risarcire la persona offesa, tipo se gli hai rubato un pollo dovresti riportargliene un altro. Solo a questo punto puoi arrivare al quarto gradino, che è mettere a posto le cose con Dio. Ma è al quinto gradino che puoi davvero redimerti: devi trovarti nello stesso posto e nella stessa situazione e una volta lì compiere qualcosa di diverso... però io non posso riportare Abner Easley in vita come fosse un pollo rubato - di questo mi sono assicurato 23 anni fa, e non credo in un dio disposto ad aprirmi le braccia anche se lo facessi io, quindi addio gradini tre e quattro. E riguardo al quinto, il tempo fa in modo che non ci troviamo mai due volte nello stesso posto, non importa quanto lo desideriamo. Questo è il motivo per cui io so che non mi redimerò mai.Etichette: extra vagantes, le vite degli altri |
postato da la Parda Flora
alle 20:57
|
|
|
18 settembre 2006 |
La risposta è sempre la stessa |
"Quattro quesiti sono importanti nella vita: ciò che è sacro, di che cosa è fatto lo spirito, per cosa valga la pena vivere, per cosa valga la pena morire. La risposta è sempre la stessa: l'amore."
Don Juan De Marco maestro d'amore
Jeremy Leven, 1995 |
postato da la Parda Flora
alle 20:05
|
|
|
17 settembre 2006 |
Summer on the solitary beach |
Passammo l'estate su una spiaggia solitaria e ci arrivava l'eco di un cinema all'aperto e sulla sabbia un caldo tropicale dal mare. E nel pomeriggio quando il sole ci nutriva di tanto in tanto un grido copriva le distanze e l'aria delle cose diventava irreale.
Mare mare mare voglio annegare portami lontano a naufragare via via via da queste sponde portami lontano sulle onde.
A wonderful summer on a solitary beach against the sea "le grand hotel Sea-Gull Magique" mentre lontano un minatore bruno tornava.
Mare mare mare voglio annegare portami lontano a naufragare via via via da queste sponde portami lontano sulle onde. |
postato da la Parda Flora
alle 17:30
|
|
|
|
|