04 aprile 2008
Così Paolo di Tarso fu illuminato sulla via di Damasco
Afferma Daniela Santanché, candidata premier della Destra:
"Anche Ferrara fascista? Benvenuto nel club, caro Giuliano, non te la prendere la compagnia è buona, c'è Papa Ratzinger e Montanelli e tutti quelli che si battono contro l'egemonia culturale e l'arroganza dei comunisti".

Primo: ero convinta il partito fascista fosse ancora illegale in Italia, essendone la ricostituzione considerata reato costituzionale (e non ci crederete, ma è esattamente così: allora come si possono tollerare dichiarazioni di questo tenore? Se avete risposte fatemelo sapere, perché ormai io non ci capisco più niente, dato che intervenire non dovrebbe essere poi cosa impossibile);
secondo: ero convinta che in quanto ad arroganza, i fascisti non scherzassero per nulla, ma sbaglierò - dato che i pretesi difetti degli altri spesso sono semplicemente quelle che riteniamo le nostre virtù;
terzo: Montanelli sarà pure stato Cilindro, ma con Berlusconi , che a dire il vero non è simpatico molto neanche alla signora in questione, perché troppo moderato, immagino, e coi suoi vari alleati, non era certo amorevole o amichevole, anzi, e sospetto che a sentirsi tirare così per la giacchetta anche da morto si rivolti nella tomba;
quarto: finalmente qualcuno afferma apertamente quello che ho sempre sostenuto- chi viene dalla gioventù hitleriana, un po' di nostalgia per i suoi anni più belli è verosimile la provi, e i fatti parrebbero dimostrarlo. Poi, se lo dice la Santanché che Papa Ratzinger è un fascio (anche qui, in teoria l’insulto a un capo di Stato straniero sarebbe pesantino, ma chi se ne frega? Siamo in Italia! E poi ci stupiamo per come ci giudica il resto del mondo) lo farà a ragion veduta: fra loro si riconosceranno pure, no?
Infine, Santanché (in versione Basic instinct, anche se poi condanna le donne "orizzontali" e litiga come una pescivendola dei mercati generali con la Mussolini - invidia del cognome, che per una fascista indubbiamente suona meglio del suo?) assieme alla sua discutibile banda, più che una buona compagnia mi sembrano uno dei peggiori club immaginabili - adatto a malapena per una versione particolarmente sapida, truculenta, scorretta, disonesta e indecente dell'Isola dei famosi.

Sul resto, forse la signora farebbe bene ad adottare, non essendo una comunista arrogante, e quindi irruente, la vecchia regola del “conto fino a 100 prima di aprire bocca”, sperando che nel frattempo il pensiero le sia svaporato dalla mente.

Se fossero le elezioni di un altro Paese, giuro che riderei sino alle lacrime, perché sinceramente sarebbe l’unica reazione sensata, ma purtroppo questi dementi sono i nostri candidati, e così restano solo le lacrime...

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postato da la Parda Flora alle 10:24  

 

03 aprile 2008
Clima pre elettorale...
"Non ci sono promozioni speciali nella terza età, non ci sono tesori nascosti, non si guadagna nulla eccetto una maggior tristezza. La vecchiaia per me vuol dire solo non vederci e non sentirci più tanto bene."

Woody Allen

(quanti anni ha il Cavaliere? che ha dichiarato placidamente - e senza neppure poi ritrattare! - di non sapere neppure usare word, dato che scrive con pessima scrittura solo a mano, facendo impazzire i suoi collaboratori...
dell'impatto mediatico di Internet sul clima politico elettorale, poi, non ne parliamo: "Non conosco il mezzo, mi spiace se la deludo").
Altro che Al'Italia rialza la testa! (Tanto lì, tutto il danno che poteva fare, l'ha già fatto: ora aspettiamo la fantasmatica cordata, ma non quella per raggiungere la Vetta d'Italia in val Aurina, grazie...)
>:))
E visto che se ne va in giro lamentandosi per la croce che si appresta ad accollarsi (ahi, ahi, peccato di superbia!), ma perché non si ritira tranquillo a godersi i nipotini, legittimi e non, e si scava dai coglioni, detto sotto metafora, che nessun italiano credo sia così crudele da volergli imporre d'intepretare l'ingrato ruolo del protagonista di The passion (se non altro perché, aminoxidil o no, il fisico proprio non c'è).

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postato da la Parda Flora alle 12:37  

 

30 marzo 2008
Cronache dalla repubblica delle banane
Rompo un lungo silenzio qui, motivato da disgusto e indignazione per l'indecente spettacolo di cazzate e bugie offerto senza vergogna alcuna da questa campagna elettorale, perché mi pareva interessante, in mezzo a una serie di notizie false regolarmente smentite con faccia di bronzo il giorno dopo (quindi "sparo la prima cazzata che mi passa per la testa, tanto poi domani dico che i giornalisti comunisti ce l'hanno con me e mi fraintendono sempre!" - brutta cosa aver passato più di settant'anni ed essere ancora, nonostante le ostentazioni più smaccate, così insicuri e narcisisti da soffrire di vistosissime manie di persecuzione!) per segnalare un interessante video realizzato da alcuni studenti della London School of Economics, che in modo chiaro spiega alcune cosette relative alla reale politica economica degli ultimi governi, che magari a qualche sbadatone erano sfuggite. Il video richiede un minimo di attenzione, ma credo valga la pena arrivare in fondo.
Altrimenti ha davvero ragione D’Alema quando, a Napoli, in modo poco lusinghiero per il popolo italiano (ma purtroppo molto condivisibile, anche se qualche "mea culpa" su come ha gestito negli ultimi anni la politica e i rapporti con la base, il partito comunista, o la cosa rossa o quel cavolo che fosse, caro Massimo, sarebbe forse arrivato anche il momento di farlo...) afferma: "Se votassero solo quelli che leggono i giornali, non ci sarebbe partita. Non parliamone se votassero solo quelli che leggono i libri. Ma siccome vige il suffragio universale, state attenti: è nella fascia meno acculturata che sfonda la destra. Tocca a voi recuperarla».
Possiamo solo aggiungere che, misteriosamente, ciò regolarmente realmente accade, nonostante la piccola borghesia sia proprio quella che se l'è presa maggiormente in quel posto dalle destre: ma l'Italia è un Pese di misteri, lo sappiamo bene - probabilmente, non se n’è ancora accorta, rimbambita dalla marea di chiacchiere con la quale il Cavaliere la rintontonisce dalle sue televisioni e dai suoi giornali.

Ma per tornare a noi, ognuno nel nostro piccolo, cerchiamo di recuperarla.
Altro che Hillary quattro volte Pinocchio! Apriamo la caccia al tesoro a chi becca più bugie del Cavaliere - premio in palio: un posto di stalliere, regolarmente affiliato alla malavita, ad Arcore.

(Non è una novità, chi rammenti le cronache di qualche anno fa se lo dovrebbe ricordare e sì, sono davvero molto incazzata perché, se vivessimo in un altra nazione, Berlusconi e l'idea di un suo nuovo pericoloso governo fascista farebbero ridere, non paura come fanno ora, fosse solo per le illecite ingerenze nell'affare Alitalia - mai notato le provvidenziali oscillazioni in borsa del titolo in questione, a seconda di quel che il Cavaliere quel giorno sparava? Dio come sarei curiosa di sapere chi ci ha fatto soldini... anche se la Procura di Roma, qualche dubbio sulla possibilità di reato di aggiotaggio ce l'ha - !)

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postato da la Parda Flora alle 11:41  

 

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