27 maggio 2006 |
Berlusconi, vogliamo le royalties! |
"Il finale ha visto il Cavaliere acclamato con cori da stadio. "Avete l'impressione di aver subito un furto?", ha detto rivolto alla piazza che ha urlato le risposte "Dove sono finite le 153 mila schede in meno?". E il leader di Forza Italia è tornato all'attacco dei comunisti. "E' accettabile che si possano occupare tutte le istituzioni. Il comunismo è l'impresa più disumana della storia dell' uomo?". E, come a Milano, ha incitato la piazza: "Sarà opposizione dura senza paura. Con il 25 giugno daremo lo sfratto esecutivo al Governo Prodi"
Da La Repubblica, 27 maggio 2006
L'idea che ora il Nano usi gli slogan degli odiati comunisti per fare campagna elettrorale, era troppo esilarante per non sottolinearla. Triste che sembri l'unico a ricordarsi che prima del nuovo governo ci sono le amministrative da curare... Sperémm |
postato da la Parda Flora
alle 12:53
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26 maggio 2006 |
Vangelo di Tomaso israelita |
Un piccolo sorriso, per un brano, apparentemente semplice,che ho sempre amato, dei vangeli apocrifi sull'infanzia di Gesù. L'ho interpolato con la versione siriaca, laddove essa mi piace di più: mi sono presa questa libertà filologica...
[2.1]All'età di cinque anni questo ragazzo stava giocando sul greto di un torrente: raccoglieva le acque che scorrevano e subito le rendeva limpide comandandole con la sola parola. Impastando argilla molle, fece dodici passeri. Quando fece questo era un giorno di sabato. C'erano pure tanti ragazzi che giocavano con lui. [2]Un ebreo vedendo quanto faceva Gesù giocando di sabato, andò subito a riferirlo a suo padre Giuseppe: "Ecco, tuo figlio è al ruscello; ha preso l'argilla e ne ha formato dodici uccellini, profanando il sabato." [3]Giuseppe, recatosi sul posto, vide e lo sgridò dicendo: "Perché di sabato hai fatto queste cose che non è lecito fare?". Ma Gesù, battendo le mani, gridò ai passeri dicendo loro: "Andate, volate, ricordatevi di me voi che siete vivi!" E i passeri se ne volarono via cinguettando.
Ma in una storia così dolce e poetica potrebbe mancare il solito guastafeste invidioso che rompe l'anima per il gusto di farlo? Ovviamente no, e infatti
[3.1]Ma il figlio dello scriba Anna se ne stava là con Giuseppe e, preso un ramo di salice, faceva scorrere via le acque raccolte da Gesù. [2]Quando Gesù vide ciò che accadeva, sdegnato gli disse: "O cattivo, empio, insensato! Che male ti hanno fatto le fosse e le acque? Tu pure, ecco che ti seccherai come un albero; non metterai né foglie, né radici né frutto". [3]Subito quel ragazzo si seccò tutto. Mentre Gesù partì e andò a casa di Giuseppe.
(Ovviamnete Giuseppe lo sgridò, ma io ho sempre immaginato gli occhi brillanti di soddisfazione di Gesu, dopo aver punito la prepotenza subita: me lo vedo che torna a casa saltellando...in fondo, aveva solo cinque anni) |
postato da la Parda Flora
alle 11:40
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24 maggio 2006 |
Mah... |
Stanno rifacendo la piastrellatura dell’andito che accoglie i bidoni per le immondizie condominali. Quanto sarà? un metro e mezzo per due? E sono DUE giorni che lavorano, tagliando piastrelle come fosse prosciutto, e facendomi diventare matta per il rumore... Sinora ho resistito alla curiosità, ma stasera no... voglio andarla a vedere, questa riproduzione come minimo della tomba del Tuffatore di Paestum... anche perché non credo che a Milano siano in tanti ad averla a custodire il rusco! |
postato da la Parda Flora
alle 09:10
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23 maggio 2006 |
Quando mi sveglio |
Quando mi sveglio, la prima cosa che vedo è la piazzetta di Portofino: una festa di colori ritratta da Cascella. Ora che non posso più andare al mare, mi manca tanto: la farinata di ceci, la focaccia di Recco e il mare che si apre oltre il piccolo porto sempre affollato. Invece, una delle mie librerie preferite, con un libraio competente, gentile e anche carino, và, dove amavo andare appena possibile, è il Portolano di Camogli, dove ho trovato piccoli tesori. Se ancora esiste ve lo consiglio. E sentire il salso sulle labbra come ricordo di un'altra vita... |
postato da la Parda Flora
alle 12:20
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22 maggio 2006 |
cosapevolezza |
Ho scoperto una cosa, anzi più d'una: non mi frega niente che qualcuno mi legga la Rete è piena di gente che piuttosto che star zitta, parla per niente come ti giri c'è una massa di maleducati che ti tira fuori il peggio di te come ti giri c'è una massa di cretini che ti fa incazzare fraintendendo ogni cosa che dici ha ragione Babsi quando dice "lotta durissima e senza quartiere" come autodifesa di sè sono stufa di dare perle ai porci, grufolino da un'altra parte, più consona alla loro natura come dicono i toledani: vecchie lame e vecchi amici, non ti tradiscono mai
E ho voglia di una musica triste. Piango per la mia amica ch se n'è andata e niente e nessuno più mi ritornerà, e rifiuto l'amore, rifiuto l'odio, rifiuto, rifiuto, vorrei solo accortocciarmi come un giornale vecchio spinto dal vento,i fogli ingialliti, in attesa di uno spazzino solerte. |
postato da la Parda Flora
alle 10:27
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