06 maggio 2008
Il dilemma di Fini
Di fronte alle classifiche di Fini, che sospetto un po' di pattume sotto il tappeto della Storia, dovendolo nascondere e prenderne poi le distanza, abbia un po' perso di vista la realtà, credo che ci sia una sola risposta possibile, invece di tanti bla bla bla politici o ideologici: il codice penale, che grazie a Dio, prevede entrambi i reati con le relative pene commisurate. E sarà così difficile arrivarci?!

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postato da la Parda Flora alle 07:47  

 

04 maggio 2008
Giano bifronte e le due anime del PD
L'Italia, come qualcuno sbagliando afferma, non sarà mai stato paese di sinistra, ma (storicamente documentato) se all'indomani del 25 aprile gli USA non avessero dato il loro appoggio all'allora minuscolo Partito Popolare, da cui sempre grazie allo stesso sostegno originò la DC, al governo sarebbero decisamente saliti proprio i comunisti, che erano il maggior partito del paese - da notare, così palesemente pericolosi, totalitaristi e antidemocratici! (lo spauracchio col quale i conservatori e le destre ci spaventano da più di sessant'anni) che man mano che gli americani risalivano la penisola, consegnavano loro chiavi in mano le città riconquistate dai partigiani, e poi accettarono i risultati di una votazione sui cui numeri e legalità storicamente si è molto discusso, giacché è solare che gli USA non avrebbero mai accettato un governo di sinistra in Italia, così pericolosamente ad occidente, a costo, come è stato sospettato, di favorire brogli (andate a confrontarvi un po' di numeri relativi alla presenza del PP e del PCI sul territorio coi risultati elettorali, e poi, se già non l’avete, voglio vedere se qualche perplessità non viene anche a voi).
La Yugoslavia, vicina pericolosa e uno dei motivi per i quali un governo di sinistra in Italia era inaccettabile, fa invece storia a sé, dato che è l'unico paese europeo ad essersi liberato dal nazifascismo senza interventi esterni.

Quanto alle anime interne da far conciliare, che ancora per troppi sono l'unica speranza del futuro politico del paese (poveretti noi!): il PSI ne ha sempre avute così tante e litigiose, che oggi in Italia a differenza degli altri paesi europei, è praticamente scomparso; la DC, a furia di litigi interni (se non le vogliamo chiamare vere e proprie guerre), si è guadagnata il pesante dubbio, proprio a partire dal compromesso storico, di avere le sue belle responsabilità nell'omicidio Moro, o almeno questo è il pensiero dello statista espresso nelle sue lettere dalla prigionia e apertamente condiviso ancora oggi dai suoi familiari; nello scorso tentativo conciliatorio prodiano, le anime interne si sono rivelate tutte così prese dalla tutela delle proprie identità e priorità ideologiche, anche se non sempre giustificate di fronte ad emergenze indiscutibilmente prioritarie, da essere la vera causa della disfatta dell'ultimo barriera contro il caos... può bastare?

Che devo dire, sinché vedo scene come quelle recenti e sempre più comuni in Parlamento, che spesso assomiglia più ai mercati generali; e risultati politici che non meritano di essere neppure commentati, da quanto sono eloquenti, personalmente trovo che un partito politico, per permettersi correnti interne che non siano come ho visto sin qui semplici attacchi di autolesionismo, ma veramente una marcia in più, e quindi non rischiare di essere ammazzato da quattro gatti ottenebrati dall'improvviso, e immeritato, ruolo di "ago della bilancia", debba essere formato da uomini, neanche politici, prima ancora UOMINI, di una tempra che mi pare sia decisamente in via d'estinzione.
E dato che tendo ad essere pragmatica, e a fare i conti con la realtà dei fatti, anche se pure io in privato coltivo le mie utopie, vedendo anche che mi pare questo il chiaro messaggio della base di sinistra lanciato con queste ultime votazioni (per arrivare a votare Alemanno invece che Rutelli, a parte non essere completamente in sé, uno doveva essere davvero ottenebrato dall'esasperazione per una serie di errori di comunicazione e di strategia politica che neppure un venditore di aspirapolvere, non dico un candidato politico, avrebbe fatto! e che ti fa chiedere: ma io, con il mio pensiero e la mia ideologia, a che schieramento politico appartengo oggi? Boh!) mi chiedo per quanto questo discorso delle correnti e degli inevitabili "danni collaterali" legati alle loro presenze, saranno ancora sopportabili politicamente. Perché, mentre troppi stanno ancora a discutere della follia della possibilità di dialogare e stringere alleanze con teocon, mettendo loro accanto persone laiche e con posizioni decisamente inconciliabili da quelle di una Binetti, (che, non vorrei dire, ma i sacrosanti Dico o formula alternativa a un problema tutt’ora esistente e che non troverà di certo soluzione almeno per altri 5 anni, se va bene, per non parlare della necessità del ritorno in piazza delle donne in difesa della 194, e sono assolutamente convinta, di conseguenza, della perdita di una parte dell’elettorato di sinistra sempre più confuso dalla passata legislatura e che quindi alle ultime votazioni si è comportato di conseguenza), nel frattempo l'avanzata dei conservatori e delle destre, a livello europeo, continua inesorabile.
Insomma, mi pare che a furia di inseguire inutilmente l’integrazione dell’anima moderata, che per altro, dichiaratamente insoddisfatta, con la “cosa bianca” stava cercando propri spazi d’espressione, si è in compenso persa in gran parte l’adesione di quella originaria della sinistra, forse stufa dei continui appelli a turarsi il naso, con prevedibili risultati, nero su bianco, che hanno fatto inorridire solo gli sprovveduti.
Accidenti, con tutto il parlare che ne fa, non riesce ad essere ecumenica neppure la Chiesa, e dovrebbe riuscirci il Pd o quel che resta della disastrata sinistra italiana?

Certo l’ondata conservatrice e che vediamo un po’ ovunque (sbaglierò, lo spero, ma vedremo la batosta che avranno i democratici in Usa), è frutto soprattutto della recessione che viviamo, e che nessuno ha il coraggio di chiamare chiaramente col suo nome, visto che quando l’economia tira in una certa direzione, i moderati si arroccano su posizioni falsamente rassicuranti come sono quelle conservatrici, come hanno sempre fatto.
A meno di arrivare, alla fine, ad esser tutti talmente incazzati da pensare a una rivoluzione, ma non mi pare questo il caso. Perlomeno, non ancora: in fondo, il 25 aprile torna tutti gli anni.

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postato da la Parda Flora alle 10:18  

 

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