21 maggio 2009
Dell'apparire
Secondo il nano Furbolo "è curioso sostenere, come fece la corte d'appello, che la Gandus, pur essendo un mio dichiarato e palese nemico politico, nel momento in cui arrivasse a scrivere una sentenza nei miei confronti saprebbe non venir meno al vincolo d'imparzialità impostole dalla costituzione. Ma un giudice non deve essere soltanto imparziale. Deve anche apparire tale".

E' pur vero che se la Gandus fosse al di sopra di ogni critica per l'esternazione delle sue opinioni personali (lecite, ma per il suo ruolo doverosamente private) sarebbe stato meglio per l'inattaccabilità della sentenza Mills.

Ma bisogna fare attenzione, perché le parole, come le spade, sono a doppio taglio: se un giudice deve non solo essere imparziale, ma anche apparirlo, crediamo proprio che tantopiù un capo di governo deva altrettanto non solo essere irreprensibile, ma anche apparire tale.

Anche se a quanto pare non lo crediamo più noi italiani, almeno a quanto è lecito pensare dalle solite statistiche trionfalistiche sbandierate dalla maggioranza, a seguire l'escalation numerica della popolarità del Leader, che per altro non ravviso nel nervosismo palpabile delle persone vere che fanno la coda al supermercato, per dire: ma che gliene frega a lui? Fra un po', ci diranno che il 120% degli italiani avrà un piccolo altare domestico dedicato al Presidente del Consiglio - non importa se razionalmente non può essere vero: basta dirlo, e per il potere mitopoietico della (sua) parola di venditore di favole, diverrà vero.

Peccato che questo fatto che "un capo di governo deve non solo essere irreprensibile, ma anche apparire tale" continui però a crederlo in modo sempre più esplicito e per noi quantomeno imbarazzante, la comunità internazionale, che da anni crocifigge alle sue ...birichinate - siamo buoni - un discusso imprenditore datosi alla politica per motivi a tutt'oggi poco chiari... si fa per dire.

Ora, al di là degli ultimi eventi, opacità e ombre invece se ne ravvisano tante, in "certi" capi di governo.Possibile che l'Italia si sia trasformata in una nazione di ipovedenti, che marcia allegra verso il baratro, infoiata all'idea che chi la governa riesca a fottere ancora a destra e manca ragazzotte povere d'anni, ma esperte nella pratica della realpolitik, quando non fa il fariseo in visita al Vaticano?


Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!

Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.

Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...

La primavera intanto tarda ad arrivare.


Franco Battiato

(Ps. Ripensandoci: purché non sia solo per la "giovinezza, una primavera di bellezza" etc.etc. Meglio essere chiari).

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20 maggio 2009
"Ver-go-gna-te-vi! Ver-go-gna-te-vi!"
Lo sterco disse al badile: Ma che schifo! Ma come puzzi!


Intelligentes pauca...

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19 maggio 2009
Mills: condannato il corrotto, il corruttore invece governa con gradimento "bulgaro" una Repubblica (delle banane)
Ecco, oggi Mills è stato condannato per corruzione.
Una legge ad personam, una delle tante, così tante che ormai il popolo italiota pare non notarne più l'illiceità aberrante, tutela invece giuridicamente (ma non moralmente o eticamente: tanto, della verità e della giustizia che ce ne frega a noi, che aspiriamo ad essere furbetti...) rendendo intoccabile chi lo indusse a quel comportamento, che ora all'avvocato Mills è valso la condanna a più di quattro anni e mezzo di carcere. Così il suo cliente può permettersi di rifarsi a uno dei suoi due tormentoni: complottano contro di me perché sono brutti e cattivi e mi invidiano;
siamo in campagna elettorale e ogni sciocchezza è buona per screditarmi (anche una tangente di 600 mila euro! son proprio quisquilie).

Un lato buono, a ben guardare, in tutto questo c'è: dopo lo scandalo delle veline in lizza per un posto da europarlamentare, quello delle minorenni dalle frequentazioni misteriose e l'annuncio della richiesta di divorzio della signora Lario, eccoci godere ancora una volta dell'onore - dubbio - delle prime pagine della stampa internazionale.Allibita per come la notizia sia stata ignorata dai notiziari televisivi, che paiono a questo punto tutti di stretta osservanza nell'impegno di disinformare il pubblico.
Gli italiani con ancora un briciolo di dignità non ringraziano
.
Però è pur vero che s'usa dire: che parlino bene o male non m'importa, purché parlino di me.
Il nano Gongolo pare accontentato ancora una volta.

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