Ecco, oggi Mills è stato condannato per corruzione. Una legge ad personam, una delle tante, così tante che ormai il popolo italiota pare non notarne più l'illiceità aberrante, tutela invece giuridicamente (ma non moralmente o eticamente: tanto, della verità e della giustizia che ce ne frega a noi, che aspiriamo ad essere furbetti...) rendendo intoccabile chi lo indusse a quel comportamento, che ora all'avvocato Mills è valso la condanna a più di quattro anni e mezzo di carcere. Così il suo cliente può permettersi di rifarsi a uno dei suoi due tormentoni: complottano contro di me perché sono brutti e cattivi e mi invidiano; siamo in campagna elettorale e ogni sciocchezza è buona per screditarmi (anche una tangente di 600 mila euro! son proprio quisquilie).
Un lato buono, a ben guardare, in tutto questo c'è: dopo lo scandalo delle veline in lizza per un posto da europarlamentare, quello delle minorenni dalle frequentazioni misteriose e l'annuncio della richiesta di divorzio della signora Lario, eccoci godere ancora una volta dell'onore - dubbio - delle prime pagine della stampa internazionale.Allibita per come la notizia sia stata ignorata dai notiziari televisivi, che paiono a questo punto tutti di stretta osservanza nell'impegno di disinformare il pubblico. Gli italiani con ancora un briciolo di dignità non ringraziano. Però è pur vero che s'usa dire: che parlino bene o male non m'importa, purché parlino di me. Il nano Gongolo pare accontentato ancora una volta.Etichette: cazzo Italia destati (prima che sia troppo tardi) |