Allora, io leggo un libro. Poi faccio un riassunto della trama, fingendo di infilarci qualche considerazione critica e intelligente e stralciando qualche passo del testo. Cioè scrivo quella che tecnicamente è un semplice segnalazione del libro. Poi ci faccio un post e me la tiro parecchio, ricevendo così parecchi commenti più o meno inutili, ma siamo di bocca buona e tanto basta a farci sentire gratificati. E un’anima innocente che scriva a mo’ di commento: “Beh, e allora?” ovviamente non c’è. E tanto meno c'è chi faccia notare, visto che l’autore del blog non lo sa fare, certe similitudini e trarne considerazioni letterarie e sociologiche che nascono dal confronto con il libro e l’autore trattati (con la medesima inutile insipienza e qualche errore di interpretazione) guardacaso proprio nel post precedente. Cosa questa che sì, sarebbe realmente interessante leggere. Ma non facciamoci troppe illusioni.
Però il gradimento sviolinante è inspiegabilmente d’obbligo, e gli accessi s’impennano (che poi si sa, quelli son la cosa importante per gl’ingombranti ego che infestano la Rete).
Non gliene fregherà a nessuno, ma ultimamente internet tende davvero ad annoiarmi e mettermi sempre più di malumore.Etichette: comunicazioni di servizio |