05 luglio 2010
Dedicato a chi ha la faccia come il culo!
"Mi dimetto da ministro". Aldo Brancher ufficializza la decisione "irrevocabile" al tribunale di Milano, con conseguente rinuncia al legittimo impedimento. Al giudice monocratico Annamaria Gatto, Brancher chiede quindi di essere giudicato con rito abbreviato, che viene celebrato a porte chiuse, senza testimoni e solo su prove documentali. E che dà diritto a uno sconto di un terzo della pena.
In una nota diffusa dopo l'annuncio, il premier Silvio Berlusconi afferma di aver "condiviso con Aldo Brancher la decisione". "La volontà di evitare il trascinarsi di polemiche ingiuste e strumentali - aggiunge il premier -, dimostra ancora una volta la sua volontà di operare esclusivamente per il bene del Paese e non già per interessi personali". "Sono certo - conclude Berlusconi - che superato questo momento l'on. Brancher potrà, come sempre, offrire il suo fattivo contributo all'operato del Governo e alla coalizione".
Sinceramente, la sensazione che abbiamo avuto noi è che, infischiandosene di ogni spirito di decenza, il signor Brancher avesse cercato di sfruttare la scappatoia già ampiamente usata dal suo leader maximo e da suoi vari tirapiedi in simili frangenti: ma visto che l'indignazione generale è montata troppo agguerrita per esser ignorata, ha dovuto rinunciare al suo barbatrucco.
Spero che l'opinioni pubblica, importante arma di controllo popolare sull'operato politico, stia finalmente dimostrando di essere efficace anche da noi. Lo spero, perché in caso contrario: si salvi chi può.

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postato da la Parda Flora alle 13:29  

 

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