25 novembre 2007
Quanti punti piccoletti...
In uno dei blog che leggo volentieri, si è iniziato una specie di gioco sui blogger, sul significato di scrivere blog o non farlo, e del perché si è scelto di farlo...
Io, boh, perché in famiglia lo avevano tutti, e mi sono detta: perchè no?
Tutto questo riflettere sull'argomento, però, non so perché ma mi ha fatto venire in mente una poesia di Gianni Rodari.

Un punto piccoletto,
superbioso e iracondo
"Dopo di me - gridava -
verrà la fine del mondo!".

Le parole protestarono:
"Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo".

Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.



(mai prendersi troppo sul serio, eh?)


E devo dire, a leggere la pagina di politica interna odierna, che di punti piccoletti e iracondi e superbiosi, ma convinti di essere l'ombelico del mondo, in giro ce ne sono davvero tanti! Anche se di ...diluvi catartici o ectoplasmici, fate voi, nonostante il famoso motto della Pompadour, io per il momento ne conosco solo uno: sempre lo stesso, quello dell'Arca.
Buona serata.

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postato da la Parda Flora alle 19:45  

 

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