23 maggio 2007
He's a pirate!

































"Il mondo è diventato piccolo"
"No, il mondo è sempre uguale: è il resto che è diventato piccolo."


Capitan Jack Sparrow risponde a Capitan Barbossa, e con questa frase, indubbiamente e tristemente vera, potremmo seppellire definitivamente, e con un po' di malinconica delusione, le avventure dei pirati dei Caraibi.(E non avevo voglia di cercare la locandina giusta, tanto, questo mi è piaciuto anche meno del secondo, quindi va benissimo così).

In compenso, per dire, e per dare pure ragione al simpatico personaggio creato da Depp, di avventure piratesche se ne aprono indubbiamente ogni giorno di più miserabili: se aprite il giornale e leggete diligentemente per intero, senza accontentarvi della pappetta pre digerita, ma risalendo all'inizio della vicenda nell’estate 2006, magari su giornali non di proprietà di qualche esponente della opposizione, della querelle fra "Il Giornale" (proprietà, oh bella, che sorpresona! della famiglia Berlusca) e il vice ministro all'economia Visco, sul mancato trasferimento dei vertici delle Fiamme Gialle milanesi per il loro presunto coinvolgimento nelle indagini sullo scandalo Unipol, una certa aria di canaglieria si respira.

L'unica differenza è che una volta i pirati si gettavano in battaglia al grido di - alzate il Jolly Roger!

Ora invece l'urlo è: marrani, voi usate la Finanza, o la Magistratura, o quel che l'è (dipende dallo scandalo del caso) per combattere il Cavaliere! Si dimetta Prodi!!
(come se poi tutta l'opposizione si chiudesse lì, dato che gira e rigira, quello sempre più o meno coinvolto, direttamente o tramite "Liaisons dangereuses”, negli ultimi scandali dell'Italietta, l'è lu! il brianzolo che si è fatto da sé
(e un po' anche tramite Craxi).
Il che fra l’altro mi ricorda una vecchia canzone di Gaber: mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto di mer.., ma lasciamo stare.

Oggi che tutto è diventato più piccolo, la politica evidentemente si fa così: con atti di pirateria. Anche mediatica.
In effetti, Il Giornale non è nuovo a tentare di coinvolgere esponenti della maggioranza attualmente al governo, in "inciuci" - ce li ricordiamo, vero, anche per come finirono in nulla, i falsi scandali Telekom Serbia, Mitrokin, Sme e Italtel ? - risultati sempre invenzioni deboli come il classico castello di carte da gioco... e come esso svaniti miseramente al primo soffio di vento non di parte...
In compenso, questo discutibile organo di stampa si è sempre scordato di un principio etico del giornalismo - quando si dia una notizia che risulta falsa, ci si dovrebbe scusare e dare diritto di replica al calunniato, esattamente nella stessa posizione e con lo stesso risalto dati all'articolo inesatto o falso.

Per esempio, l'articolo calunnioso era in prima pagina, taglio alto? Lì dovrebbe stare la smentita, con la stessa visibilità e importanza.

Ma in fondo, dell’etica, soprattutto nella CdL, a chi gliene è mai importato nulla? Forse non conoscono neppure il significato della parola...
E dunque, può darsi che davvero
"nella rara occasione in cui per seguire la giusta rotta sia necessario un atto di pirateria, la pirateria stessa sia la giusta rotta."
Pirati Nobili, liberi Gentiluomini di fortuna, tutti pronti al richiamo della Fratellanza?
;-)

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postato da la Parda Flora alle 10:59  

 

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