29 dicembre 2006
Che accademica noia!
Ci sono dei blog noiosissimi: in genere sono i più pretenziosi.
Io che girello abbastanza, ormai ci ho fatto l’occhio.
Mi rimane però il dubbio del perché, per esempio, docenti universitari, oltre a tenerci a rimarcare la loro superiorità intellettuale sull’interlocutore (insicurezze mal gestite? facili panacee alle crisi di autostima?) con dei "Chi sono?" che sarebbero più adatti nell'ambito di un concorso statale per titoli, che non nel regno egualitario dell’anarchia che era una volta, benedetta lei, Internet, si dilettano spessissimo nel porsi in un modo nei confronti dell'altro (leggi utente di passaggio) che trovo infantilmente narcisistico e talmente fastidioso, da rendere insopportabilmente noioso ogni tentativo di contatto con loro. In genere vivono in limitate conventicole( = pozzanghere) dove reciprocamente si fanno salamelecchi e inchini come in un minuetto, ed evidentemente per loro il mare della Rete si esaurisce così. Buon pro gli faccia!
Per fortuna ci sono anche amabilissimi docenti che vivono senza sbandierare per prima cosa a cani e porci il loro biglietto da visita e si pongono almeno per quanto è possibile, dimostrando di aver realmente capito lo spirito del mezzo che stanno usando, su di un piano di parità con l’interlocutore, senza stordirlo o annichilirlo con l’altisonanza dei loro più o meno validi titoli.

La rete è nata, prima di ogni altra cosa, per condividere sapere: i diari degli adolescenti, o gli esperimenti letterari sepolti in fondo ai cassetti vengono mooolto, ma molto dopo. E anche, vorrei dire, il gusto di rendere quel sapere, anche quando lo condivido con gli altri, sempre e comunque élitario, il che è una forma di arroganza intellettuale piuttosto diffusa, soprattutto fra certe categorie di persone, ma non per questo meno detestabile.

Col passare degli anni mi sono fatta una certa esperienza, e dei tanti pretesi intellettuali, e padroni del sapere, mi sono fatta una idea piuttosto chiara, anche se spesso poco lusinghiera.
Come diceva De Andrè, per stupire mezz’ora basta un libro di storia... e ci sono quelli che, al di là delle venti parole chiave del loro arzigogolato eloquio accademico, umanamente non sanno andare, e sono davvero, davvero tanto patetici: quando poi non fanno più i maître à penser, in genere finiscono nel lagnoso, sicuri che qualche cretino adorante di buona volontà lo pescano sempre, come le spigole in inverno...
Sicuro come l'oro!
Vien da pensare siano persone frustrate: nel loro percorso professionale? nella loro vita privata? e così si sfogano sui malcapitati che capitano loro a tiro:

direbbe Snoopy, grande filosofo misconosciuto -piove sui giusti e sugli ingiusti, ma noi gente di mezzo, che c'entriamo?


Io a volte credo che abbiano solo dieci pensieri ben radicati nella testa, e li difendano con le unghie e coi denti, perché senza quelli non sarebbero più niente, o comunque non più in grado di sostenere le loro posizioni, e non li sfiora nemmeno il fatto che quel loro pretenzioso e limitato “costrutto mentale” impedisca loro di capire tante cose, magari semplici, banali cose, e magari proprio prima di tutto su loro stessi. Ma questo è argomento troppo elevato per la loro sicumera, che è buona parte di tutto quel che hanno...

Quando mi sento bisognosa di novità, magari anche di un po’ di umiltà, mi costringo a leggere i loro blog sperando in qualche illuminazione, ma il risultato è sempre lo stesso: sono incerta se mettermi a ridere a crepapelle per quanto sono pateticamente ridicoli, o infuriarmi per la loro totale, assoluta inutilità, per di più appesantita da discutibili pretese artistiche.
Il che significa far perdere tempo e neuroni alla gente. Perché sono convinta che di fronte ai certi post, i neuroni arrivino a suicidarsi per la noia, ed ecco così spiegato l'aumento delle demenze giovanili...

;-)

Quanto al Mogo, i giornali ne parlano abbondantemente oggi: legge marziale per la città, le Corti Islamiche che si sono ritirate e, di mio aggiungerei, un futuro molto incerto per gli infelici civili... meno male che almeno sono ripresi gli aiuti umanitari
Per favore, però, non dimentichiamo il Corno d’Africa e i suoi molti morti, una volta digerito il panettone: sarebbe un autentico schifo!
E scusate l’espressione forte! ... ma fa parte del mio, come dire ... “costrutto mentale”!



ps. Vale sempre il barrà - vai fuori dai coglioni, di più indietro. Ogni sopportazione ha un limite, o era ogni limite ha una sopportazione ?
;-)

Etichette: , ,

postato da la Parda Flora alle 11:55  

 

   Chi Sono
   Post Precedenti
   Archivi
   Links

Da "Tango Lesson" di Sally Potter

Vamos a lo de la Parda Flora! 

Esmeralda



Le mie ragazze: Malafemmina

Le mie ragazze: Etta

Le mie ragazze: Anna

Le mie ragazze: Esmeralda

Le mie ragazze: Marisa