12 luglio 2010
terno secco
"non sono un playboy, sono un ...playsilly!"
(manco scemo seriamente riesce a esserE, il coglione...).

"Io ho inaugurato la politica del cucù"

(per chi non lo sappia, il cuculo è quell'uccello uso a depositare le proprie uova nei nidi degli altri uccelli. La sua avida prole, goffa ma muscolosa e prepotente, provvederà poi a estromettere i legittimi eredi del nido e a farsi nutrire, a sbafo e scorrettamente, dagli infelici uccellini costruttori del nido... almeno sino a che non ucciderà anche loro per saziare un insano appetito di potere a tutti i costi, decisamente imbarazzante...).

"Siamo latini. Ci teniamo alla possibilità di mantenere il nostro senso estetico".
(con queste belle parole - ma come ci emozioniamo, noi latini... - difendiamo il diritto priapesco, e quindi normalmente piuttosto ridicolo, di risentire dell'effetto del Viagra, come se fosse un merito politico, anziché un segno palese di scarsa dignità e di drammatica realtà, risentire si una disfunzioen erettile, nonostante le varie stronzate ammannite all'adorante popolo bue che aspira ad arrivare ai settanta e passa con la fama di un uccello che ancora tira!per altro cosa messa in dubbio da alcune escort che, appena lo hanno detto, son cadute in disgrazia presso la corte del RE MINCHIONE.

Ogni tanto,l'idea che questo vecchio ridicolo e tragicamente privo del senso della dignità o della vergogna, che si dovrebbe accompagnare ai capelli canuti (anche quando falsati dall'aminoxidil), parli in preda a una follia da disitratazione senile che ridicolizza a livello mondiale il nostro paese, incurante di ogni minimo segno di vergogna, ci prende e ci terrorizza.
Chi potrà salvarci da questo buffone?

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postato da la Parda Flora alle 14:04  

 

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