29 dicembre 2007
Leggendo il giornale...
"Gli abitanti della terra si dividono in due categorie: coloro che hanno un cervello ma non hanno religione e coloro che hanno una religione ma non hanno un cervello."

Abu-l'Ala al-Ma'arri
A.D.1057 dell'era cristiana


E’ una citazione che amo fare e magari l'ho anche già fatto e ora non ricordo, ma fa nulla.
A scanso di equivoci, l'ho trovata in un saggio di uno storico arabo, riferita ad un fatto di sangue orrendo e a quanto pare realmente accaduto, anche se gli storici nostrani delle Crociate tendono a glissarci sopra.
Sempre a scanso di equivoci è tratta da un poeta arabo dell'XI secolo, che ebbe la ventura di incontrare i primi crociati Franchi e di vederli all’opera come locuste: quegli stessi che la raffinatissima Anna Comnena, figlia dell'imperatore d'Oriente, vedendoli passare per la corte di Bisanzio, non esitò a definire nelle sue memorie dedicate al regno del padre - barbari.
Mi è stato detto, anche da parte di una studiosa che si occupa della tolleranza, in particolare nell'età della Riforma e Controriforma, che forse è troppo dura, ma lo non credo.
Non penso si rivolga ai credenti come categoria in assoluto, ma a chi usa Dio, qualsiasi sia il nome che gli dà, per giustificare il proprio cedere alla tentazione - la vogliamo definire demoniaca? con la quale, chi più chi meno, un po' tutti si trovano prima o poi a fare i conti - di “smarrire senza scrupoli la propria ragione”.

Nel post precedente cito non a caso Platoon, dove mi pare che proprio la perdita della ragione e l'ingresso della follia, in situazioni di stress estremo, siano il vero tema centrale (studi a suo tempo condotti sui veterani reduci del Vietnam, dimostrarono come essi avessero sviluppato un’ipertrofia delle ghiandole surrenali, quelle che producono l'adrenalina, paragonabile a quelle di un elefante! a dimostrazione che il corpo stesso, forse prima ancora dell’anima, risponde plasmandosi in funzione della realtà nella quale si trovi scaraventato).
Ciò non toglie che l’unica grande libertà concessa all’essere umano, sia sempre poter dire: no.
Accettando di pagarne il prezzo, ovvio.
Verità scomoda e mi pare, terribilmente fuori moda.

Fra i pensierini di fine anno, farne uno anche su questo, magari, è la mia ..modestissima proposta.

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postato da la Parda Flora alle 09:58  

 

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