12 settembre 2007
Ma vaffa... vacci tu!
A bocce ferme e mente più lucida e serena, volevo chiarire per quelle eventuali quattro persone che mi leggessero, che non ho aderito, né sostenuto in alcun modo il vaffa-day grillesco , che non mi ha incantato proprio per nulla, (anche a prescindere dal fatto che la progressiva trasformazione in messia del comico genovese - comico! - me lo ha reso, col tempo, pure un po' indigesto, tenuto conto di una sua , scordata immagino da molti, condanna per omicidio colposo, oltre all’aver aderito così di corsa al condono fiscale tombale del, in altri contesti, da lui vilipeso Berlusconi, così veloce da non fare a meno di destare qualche legittimo sospetto sulla sua natura integerrima. E come dicevano gli antichi: non solo Cesare, ma anche sua moglie...con quel che vi pare ne possa conseguire).
Trovo però vergognosa la mancanza di una solida cultura della legalità e del suo mancato rispetto, sottintesa anche da manifestazioni populiste come quella promossa da Grillo, che da una parte politica o dall'altra, poco importa, si sta diffondendo in modo neanche troppo strisciante nel nostro Paese, e spesso a partire proprio da chi dovrebbe dare l'esatto esempio opposto.
E i bei risultati si vedono...
La vita politica ormai è confusa con una specie di arrembaggio all'arma bianca, dove vince chi urla, insulta, incita alla perpetrazione di reati, è prepotente e prevaricatore e trascina nel fango le Istituzioni garanzia della Democrazia, e quindi della Libertà di tutti. Anche se presumo che, a parte essere stufo di certe cose, ci sia anche chi (e per carità, Dio non voglia che io dubiti della totale buona fede di Grillo, che prima della sua trasformazione in Zorro, era un po' sparito dalla scena mediatica, a bordo del suo yacht!) cavalca determinate situazioni anche un minimo per proprio tornaconto.
Sono semplicemente stufa io di qualunquisti e ignoranti, che seguono qualsiasi bandiera paia più conveniente per i propri interessi personali, mai per quelli del paese (chissà perché), soffermandosi più su forma e contenuti demagogici, che sulla sostanza delle cose.
Sono stufa, e lo volevo dire! E non ritengo che il turpiloquio, anche se sottinteso, sia strumento politico accettabile o efficace, né quando sia sottile, né quando sia grossolano ed inutile: i tempi dell’atellana dovrebbero essere finiti da un bel po’!
Altri sono gli strumenti di una democrazia sana.
Ma ognuno, inevitabilmente, continua ad avere ciò che si merita, immagino.
Solo una domanda, dal momento che come si sa "piove sui giusti e sugli ingiusti": come direbbe Snoopy, ma che c'entriamo noi gente di mezzo?


(Ps, e a proposito, sarei molto grata a qualcuno, che possibilmente non faccia il comico di professione, che per quel che mi riguarda ho già riso abbastanza, che riesca a spiegarmi come è CONCRETAMENTE possibile una democrazia diretta, e non rappresentativa, in uno stato di circa 51 milioni di abitanti. Anch'ioa suo tempo mi sono commossa sul discorso di Pericle sulla democrazia ad Atene, ma quando è il momento di essere seri, gradirei che lo si fosse per davvero. Ringrazio sentitamente sin d'ora.)

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postato da la Parda Flora alle 11:15  

 

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