06 luglio 2007
Al Dievel !
Ieri sera al telegiornale hanno dato notizia dell'esistenza del "Comandante Diavolo": un eroe che l'Italia ignorava d'avere...
Seeeeee, fresconi! Loro, l'avranno ignorata, perché, secondo voi, questo, allora, dei Modena City Ramblers, da "La grande famiglia", chi era? Ma Germano Nicolini, ex partigiano, ex sindaco di Correggio nell'immediato dopoguerra, imputato e condannato per un omicidio del quale era innocente...
Vecchie storie di guerra, di partigiani e fascisti e vescovi bugiardi e vendette private e tedeschi invasori... chissà mai perché riscoprirle ora, che di certe cose non frega più niente a nessuno - o no?


Al Dievel
In dla basa svein a Curès
andom a pianter di èlber
dop quarant'an e des ed galera
un om l'è ste tolt dal fang
e tòti cal pianti ch'i posen servir
a der a c'l om là al respir
c'al posa campèr duseint an incàra
'na volta lèber dal suspet
C'al veint e i usèe i posen purter
luntan al paroli ed la veritèe
c'as sapia in gir che c'l om là l'è ste
un dievel sol p'r i tedasc
E se po' un quelchidun dap al dumèla
l'andrà incàra a tac a sta storia
cuntela bein ai vostri anvòo
la vicenda del comandante diavolo
un om c'l'a ciapè al colpi d'un eter
perché a'n vliva mia fer la spia
a gh'è ches cl'ava pèrs quel in dal cor
ma mai dal partigian al curag
C'al veint e i usèe i posen purter
luntan al paroli ed la veritèe
c'as sapia in gir che c'l om là l'è ste
un dievel sol p'r i tedasc



Il Diavolo

Nella bassa vicino a Correggio
andiamo a piantare degli alberi
Dopo quarant'anni e dieci di galera
un uomo è stato tolto dal fango.
E tutte quelle piante che possano servire
a dare a quell'uomo il respiro
Che possa vivere ancora duecento anni
una volta libero dal sospetto
Che il vento e gli uccelli possano portare
lontano le parole della verità
Che si sappia in giro che quell'uomo è stato
un diavolo solo per i tedeschi
E se poi qualcuno dopo il duemila
tornerà ancora su questa storia
raccontatela bene ai vostri nipoti
la vicenda del comandante Diavolo
Un uomo che ha preso le colpe di un altro
perchè non ha voluto fare la spia
Può darsi che abbia perso qualcosa nel cuore
ma mai del partigiano il coraggio
Che il vento e gli uccelli possano portare
lontano le parole della verità
Che si sappia in giro che quell'uomo è stato
un diavolo solo per i tedeschi

Per saperne di più, c'è il libro di Frediano Sessi "Nome di battaglia: Diavolo" edito da Marsilio nella collana "Gli specchi". O si può anche visitare il sito ufficiale dei MCR. Ne vale la pena, per capire qualcosa di più del clima torbido del nostro primo dopoguerra, e perché non solo Il Diavolo, ma anche noi, non dimentichiamo 50 anni di silenzio e ingiustizia.

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postato da la Parda Flora alle 20:02  

 

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