08 dicembre 2006
Senza parole!
Il prossimo atto, di Seymour Hersh
"Un mese prima delle elezioni di novembre, il vicepresidente Dick Cheney stava prendendo parte ad una discussione sulla Sicurezza Nazionale al Palazzo dell'Esecutivo. Il dibattito prese una piega politica: e se i democratici avessero vinto sia il Senato che la Camera? Che ripercussioni avrebbe avuto sui rapporti con l'Iran, che si ritiene essere prossimo a diventare una potenza nucleare? A questo punto, secondo fonti al corrente della discussione, Cheney ha cominciato a ricordare il suo lavoro come guardafili, nei primi anni sessanta, per una compagnia elettrica del Wyoming. Il filo di rame era costoso, e i guardafili avevano l'istruzione di restituire tutti i pezzi non utilizzati lunghi più di 90 centimetri. Nessuno voleva avere a che fare con le scartoffie burocratiche, disse Cheney, così lui e i suoi colleghi trovarono la 'scorciatoia': tagliare il filo in piccoli pezzi e gettare gli avanzi alla fine della giornata di lavoro. Se il 7 novembre i democratici avessero vinto, disse il vicepresidente, quella vittoria non avrebbe fermato l'amministrazione dal perseguire un'opzione militare contro l'Iran. La Casa Bianca avrebbe trovato delle 'scorciatoie' per ogni restrizione legislativa, disse Cheney, impedendo così al congresso di seguire il proprio corso".

Da: Seymour Hersh, "The Next Act", New Yorker.
Grazie alla traduzione di Andrej Andreevič segnalata, al solito, da Miru

(se penso che mio padre, da bravo ingegnere elettrotecnico impegnato a rifornire di energia elettrica il Nord Italia, mi sgridava se lasciavo una lampadina accesa anche se uscivo per pochi minuti da una stanza... altro che il filo di rame a pezzettini: per come lo conosco, li avrebbe messi tutti nella vergine di Norimberga e avrebbe buttato la chiave, e magari il mondo sarebbe andato pure meglio...mah!...)

E vorrei aggiungere: e ancora la gente, in genere non conoscendolo se non per quattro fregnacce vaghe, cita scandalizzata Machiavelli e il suo Principe, come esempio di cinismo.
Potrei dire che il mondo è uno schifo e lo amo per questo....qualcuno lo dovrà pur fare, nell'interesse comune, no?
Uffa...

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postato da la Parda Flora alle 09:30  

 

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