“Quando era ancora piccolo, per alcuni anni aveva pensato che il momento più importante della vita fosse la nascita. Ricordava la festa per la nascita degli agnellini, che suo padre colorava sulla schiena di azzurro, perché non si perdessero, o qualche ladro li sottraesse alle madri. Quel colore che tingeva il prato era uno dei suoi ricordi infantili più vividi. Poi aveva creduto, col passare degli anni e l’entrata in convento, che fosse la morte, il momento più importante nella vita di un uomo, quello della sua nascita vera, nella fede di Cristo l’Ebreo. Ma ora che essa si avvicinava, iniziava a credere che il momento più importante di una vita fosse quello nel quale si perde l’innocenza, e più invecchiava, e più lo credeva.”Etichette: comunicazioni di servizio, diario |