Oggi Vittorio Feltri nel suo editoriale scrive: "Il presidente della Repubblica farebbe meglio a non irritarsi se in questi giorni si discute molto su cosa accadrebbe qualora il governo non avesse più la maggioranza e cadesse".
E cosa c'è da discutere? Se il governo non godesse più della maggioranza, lo sanno anche i bambini, non potrebbe governare. Ma non perché lo dice Napolitano, o la costitzione o mio nonno in carriola: perché è un semplice, elementare dato di fatto. Poi, considerazioni sul come la trionfalistica maggioranza uscita dalle ultime elezioni si sia sbriciolata come una casa dalle fondamenta di sabbia, non è cosa che mi compete. Ci si interrogheranno i signori della maggioranza, che di certo sono ben consapevoli della splendida occasione che stanno andando a perdere. Che Napolitano si irriti, però, mi pare comprensibile: la carta costituzionale tutt'ora in vigore, nonostante la latrante muta di iene che da anni tenta di farla a pezzi, è molto chiara al riguardo. Cosa che appare cristallina a tutti, tranne che a coloro che rischiano di perderci la "cadrega"... quindi, si tacciano e la piantino di sparare stronzate, perché a furia di dai e dai, nonostante gli italiani siano tendenzialmnete pazienti e pacifici, si potrebbero alla fine ricordare che le stronzate non sono le uniche cose che si posson sparare...Etichette: (brutta) storia, aggiornamento: al peggio non c'è mai fine |