“Questo libro sul gatto è un’allegoria, in cui lo scrittore vede passare in rassegna la sua vita passata il forma di sciarada gattesca. Non che i gatti siano marionette. Tutt’altro. Sono esseri che vivono e respirano, ed è una cosa triste quando si stabilisce un contatto con qualsiasi altro essere: perché vedi le limitazioni, il dolore e la paura, la morte finale. Il contatto significa questo. E di questo mi accorgo quando tocco un gatto e mi ritrovo con le lacrime che mi scorrono sul viso”
William S. BurroughsEtichette: cose perdute per sempre |