Ultimamente, vedendo taluni ridicoli atteggiamenti in Rete, mi è tornato alla mente un famoso passo de Il principe di Nicolò Machiavelli. Dato che come gli stolti principi degli Stati regionali italiani dell’inizio del XVI secolo, così si comportano anche talune persone, e mai il termine fu più azzeccato, dato che “persona” deriva dal greco πρόσωπον, prósōpon ovvero la maschera dell'attore, termine in italiano derivante probabilmente dall'etrusco phersu. E maschere appaiono i nick, le doppie, triple, quadruple personalità di taluni utenti che, come la divinità minore Proteo, sanno cambiare persona, o se preferite maschera, per ogni occasione - la maschera, non il vizio! dato che inevitabilmente, non essendo divini, ma banalmente umani e ben lontani dal possedere la sublime abilità letteraria, politica e diplomatica di un Lorenzo de' Medici, per restare all'esempio scelto, si conservano inesorabilmente sempre uguali a se stessi, riconoscibili e spesso, dato che di principi, ormai, non si sente bisogno se non nelle favole della buona notte, sinceramente patetici.
“Credevano i nostri principi italiani, prima ch’egli assaggiassero i colpi delle oltramontane guerre, che a uno principe bastasse sapere negli scrittoi pensare una acuta risposta, scrivere una bella lettera, mostrare ne’ detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d’oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co’ sudditi avaramente e superbamente per grazia, disprezzare se alcuno avesse loro dimostro alcuna lodevole via, volere che le parole loro fussero responsi di oracoli; né si accorgeano i meschini che si preparavano ad esser preda di qualunque li assaltava”.Etichette: esergo e altre perle ai porci |