08 aprile 2007
Pasqua del 1916
Era la Pasqua del 1916: un gruppo di patrioti irlandesi , uomini e donne eroici degli Irish Volunteers e dell’Irish Citizen Army, si ribellarono alle autorità britanniche asserragliate nel castello di Dublino, vicino alla chiesa di St Patrick, mentre Patrick Pearse dichiarava l’indipendenza dell’isola dai detestati inglesi.
Anche se per anni il loro sacrificio ( e ci sono ancora , in St. Stephen’s Green, sulle colonne del Royal College of Surgeons, dove si asserragliarono i ribelli, i fori delle pallottole delle mitragliatrici inglesi) la gente ricordò per anni il loro sacrificio come insignificante, o al massimo folcloristico (non fu Pisacane coi suoi massacrato proprio da quei contadini meridionali che voleva liberare dal dominio feudale dei latifondisti?), pure se William Butler Yeats, che nonostante l’amore per il recupero della tradizione autenticamente irlandese, precedente all’annessione normanna, non era simpatizzante dei separatisti, disse che dopo la loro azione tutto era completamente cambiato, per l’Irlanda, e la loro azione era stata bellissima, probabilmente come quelle epiche compiute dal suo recuperato eroe mitologico Cúchulainn.
E mentre essi sacrificarono la loro vita per avviare il processo d’indipendenza dell’Eire, che si ottenne poi con il Trattato anglo-irlandese o trattato di Londra (uno dei tanti... si chiama così anche quello accettato dall’Italia, che riconosceva dopo la fine della Prima guerra mondiale la sovranità jugoslava su Fiume, per esempio, anche se pochi amano ricordarlo visti i molti morti che portò il non onorarlo...) firmato da Michael Collins nel 1921, ma senza l’annessione dell’Ulster - trattato che venne ricusato nel 1922 da de Valera e di fatto portò alla guerra civile fra chi non si rassegnava a perdere l’unità dell’indipendenza dell’isola e chi accettava il trattato, piuttosto che ritrovasi con gli inglesi sulla porta di casa...
La guerra anglo-irlandese si concluse un anno dopo, nel 1923, con l’accordo firmato da Éamonn de Bhailéara o se preferite Eamon de Valera allo storico Shelbourne Hotel, dove nacque la Costituzione irlandese, e dove ho avuto il piacere di alloggiare quando ero a Dublino, che si trova proprio all’altro lato di quello stesso St. Stephen’s Green che fu teatro della Rivoluzione di Pasqua, ora giardino delizioso ove passeggiare fra le statue di Yeats e Joyce,
Ovviamente, la rivolta del 1916 venne soffocata nel sangue, e Michael Collins stesso, eroe dell’indipendenza, oggi considerato uno dei padri dell’Irlanda libera, uno degli inventori della moderna tecnica della guerriglia urbana, membro di spicco del Sinn Féin, che teorizzando "la liberta di avere la libertà", non voleva arrendersi alla necessità di accettare il compromesso che lascerà l’Ulster in mano al Regno Unito e la patria spezzata in due, sfuggì per miracolo alla fucilazione. Purtroppo, solo per morire assassinato per “condanna politica” da parte dell’inglese Lord Birkenhead ("La guerra fatta dagli irlandesi contro gli irlandesi è un genere di sviluppo politico cui assisto con grande piacere.")il 22 agosto 1922, anche se il suo insegnamento e la sua morte restano nel cuore degli irlandesi ancor oggi.

(per chi ne voglia sapere di più, solo qualche suggerimento:
http://www.threemonkeysonline.com/it/article2.php?id=157
http://www.threemonkeysonline.com/it/printable.php?id=157
http://www.sisde.it/Gnosis/Rivista5.nsf/ServNavig/23
it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_irlandese
...
e ovviamente l'unica, che io sappia, storia d'Irlanda pubblicata in italiano: quella di Robert Kee, pubblicata da Bompiani)

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postato da la Parda Flora alle 14:57  

 

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