29 aprile 2007 |
Ieri sera... |
...ho riascoltato per caso questa vecchia canzone della PFM, a ricordare un concerto arrivato con un giorno di ritardo, purtroppo. Demetrio Stratos era morto a New York il giorno prima.
Maestro della voce
Uno come me scarpe bianche come me abitava le ringhiere a nord della città cantava come un matto di notte e di giorno viveva la sua estate anche d'inverno. Di giorno e di notte io
per campare parlo di stelle, di donne ed ho canzoni da imparare in giro per Milano sotto un cielo sempre nero occhi chiari e un'espressione da guerriero
Con le nostre facce stanche un mattino ci trova insieme a camminare parli con me ore ed ore non nascondi le paure Maestro della voce solo una canzone Maestro della voce per cantare dammi una canzone.
Uno come me scarpe bianche come me canta sempre per la gente quante volte ci ho provato quante volte ci proverò a far cantare le mie mani Maestro della voce per cantare dammi una canzone Maestro della voce per cantare dammi una canzone.
Dammi una tua canzone.
E mi è capitato di ripensare a queste cose...
(purtroppo la qualità del mezzo non permette di apprezzare la straordinaria qualità nasale del giro di basso che inizia la canzone, la bellezza della chitarra che poi entra, ed infine quella della batteria... me ne spiaccio profondamente: andrebbero ascoltate in cuffia, ad occhi chiusi e mente vuota)Etichette: cose perdute |
postato da la Parda Flora
alle 11:27
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