27 agosto 2006
la città
Hai detto: "Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento,
dove il mio cuore come un morto sta sepolto,
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo attorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina".

Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra.


PS.
Buffo: i commenti a un vecchio post sono rimasti aperti perché non mi ero accorta di non averli tolti: che dire? chiarito questo particolare (e il fatto che i disegni sono di Pratt e di Manara), comunque ringrazio chi è passato e mi ha voluto lasciare una traccia, prima di tornare nel silenzio.
postato da la Parda Flora alle 11:06  

 

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