28 luglio 2006
Bigino
Vediamo a questo punto un po' qual'era la situazione internazionale

Maggio 1945: la guerra in Europa finisce; nell’agosto del 1945, si arrende anche il Giappone.
In pochi anni si deteriorarono i rapporti fra le potenze vincitrici e si passò alla cosiddetta “guerra fredda”, in quanto non dichiarata (in realtà per l’Europa è un lungo periodo di pace, ma sembra sotto la costante minaccia di guerra per la corsa agli armamenti, anche nucleari, da parte di Usa e URSS). Ciò che interessa qui è che nel dopoguerra essa, in sostanza, c’era già: ne vediamo rapidamente le tappe.
• 1948 la guerra fredda è in corso; nel febbraio si ha il colpo di stato a Praga che azzera l’ultima parvenza di democrazia rappresentativa nel blocco comunista.
in giugno si ha il blocco di Berlino e la conseguente creazione di un ponte aereo statunitense per rifornire la città, che durerà circa un anno: si è a un passo dalla guerra, che però viene evitata per la moderazione di entrambe le parti, pur in un clima di tensione altissima.
E’ legittimo chiedersi: come fu possibile, in così breve tempo, arrivare a un tale grado di degenerazione dei rapporti fra le potenze che erano state alleate nel corso della guerra?
Gli obiettivi, nel corso della guerra, delle potenze antinaziste (paesi anglosassoni e URSS), erano diversi fra loro; anche a Yalta (febbraio 1945) non si riesce ad ovviare a questo fatto, e così, una volta finita l’emergenza data dalla guerra, le differenze riaffiorano. In fondo, esse erano già evidenti nel corso della guerra stessa: per esempio, il comportamento dell’URSS nei confronti del Giappone in relazione alla divisione della Corea. Nel patto Ribbentrop-Molotov (23 agosto 1939) che univa Germania e Unione sovietica, Hitler aveva preteso un impegno di non belligeranza fra i suoi alleati, che durò anche dopo; in effetti fra URSS e Giappone c’è una contrapposizione storica. La rottura del patto, con l’invasione dell’URSS da parte di Hitler (cosiddetta operazione Barbarossa – 21 giugno 1941), tuttavia sino alla fine della guerra l’URSS di fatto non sparò un solo colpo contro il Giappone. E’ vero che molto probabilmente, essendo totalmente impegnata in Europa a fermare Hitler, non ne avrebbe avuto la possibilità materiale, tuttavia si tratta comunque di un’anomalia da segnalare.
Vi sono altre discrepanze: gli Stati Uniti con Wilson avevano concepito la Società delle Nazioni, che avrebbe dovuto rendere impossibile l’uso della guerra come soluzione di tensioni internazionali. Tuttavia gli USA non ne fanno parte, l’URSS vi entra solo dopo l’uscita del Giappone... insomma, fu un’iniziativa che non funzionò. Però evidenziò la necessità di un ordine mondiale a favore della pace. Anche gli accordi economici di Bretton Woods (1944) per la creazione di un sistema monetario internazionale, la libera circolazione di merci e persone etc, favorisce la nascita di un nuovo sistema economico mondiale, non autarchico come si era avuto fra le due guerre.
Politicamente si ha la nascita dell’ONU (San Francisco 1945)per tutti i paesi del globo, per poter discutere dei problemi internazionali come opzione alla guerra, e casomai poter intervenire per sedare eventuali focolai locali (in fondo con risultati molto deludenti).
• 1941 Roosvelt e Churchill firmano il 14 agosto la Carta atlantica , che comprende principi fondamentali per i rapporti fra Stati, compresi criteri da seguire durante la Guerra. In quel periodo si inizia a considerare alleata anche l’URSS, quindi anche URSS, oltre a Inghilterra e USA fa parte dei belligeranti che non dovranno acquisire territori alla fine della Guerra. Si sanciscono anche libero commercio, ripudio della guerra nelle controversie internazionali, necessità di stabilire principi democratici etc.
• Quindi dal punto di vista di Stalin, che pure firma, anche se un mese dopo, vi è un vizio di forma e a Yalta anche l’Unione sovietica firma in favore della creazione di regimi democratici etc. in tutti i paesi sottratti all’influenza della Germania e del Giappone. Anche l’URSS era stata invasa, quindi essa considera la propria come guerra di liberazione e in tal modo si superava la situazione presente nel 1941 allo scoppio della guerra.
• I termini difesa ed espansione si prestano a differenti interpretazioni a seconda dei punti di vista: per esempio, l’espansionismo russo è visto dall’URSS come riconquista di territori indispensabili per la propria difesa. E’ questa la chiave nella quale si deve leggere tutta la questione dell’Est Europa, che per l’URSS è un cuscinetto, protettivo nei confronti delle potenze occidentali, formato da stati amici.
• L’Inghilterra è ancora un impero, formato da India (che raggiungerà l’indipendenza solo nel 1947), Birmania, vari territori in Africa, Cipro, Gibilterra, Somalia Britannica, Aden, Jamaica etc) alla cui difesa Churchill teneva ancora, perché ritiene che contribuisca a creare il ruolo di potenza internazionale dell’Inghilterra.
Gli Stati Uniti, potenza anticolonialista, invecec spinge in direzione della decolonizzazione. Questo, assieme alla natura pur sempre europea del Regno unito, contribuirà ad allontanare fra loro gli alleati anglosassoni.

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postato da la Parda Flora alle 18:55  

 

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