Dopo un grande dolore si prova un sentimento composto - i nervi si fanno solenni, come tombe - e il cuore, freddo, si chiede se in lui davvero si è aperta una ferita - e se è accaduto ieri o secoli prima.
I piedi si muovono meccanici per una via di legno - se di terra, d'aria o d'altro indifferenti - un appagamento di quarzo, come pietra.
Questa è l'ora di piombo. Chi sopravvive la ricorda come gli assiderati ricordano la neve - il gelo prima, poi lo stupore, e infine l'abbandono.
Emily Dickinson
(Morte, Morte che ti nascondi coi tuoi molti aghi aguzzi e dolorosi, dove sei?)Etichette: cose (e occasioni) perdute per sempre |