12 agosto 2008
Invecchiare. Forse?
By the rivers dark
I wandered on.
I lived my life
in Babylon.

And I did forget
My holy song:
And I had no strength
In Babylon.

By the rivers dark
Where I could not see
Who was waiting there
Who was hunting me.

And he cut my lip
And he cut my heart.
So I could not drink
From the river dark.

And he covered me,
And I saw within,
My lawless heart
And my wedding ring,

I did not know
And I could not see
Who was waiting there,
Who was hunting me.

By the rivers dark
I wandered on.
I lived my life
in Babylon.

And I did forget
My holy song:
And I had no strength
In Babylon.

By the rivers dark
Where I could not see
Who was waiting there
Who was hunting me.

And he cut my lip
And he cut my heart.
So I could not drink
From the river dark.

And he covered me,
And I saw within,
My lawless heart
And my wedding ring,

I did not know
And I could not see
Who was waiting there,
Who was hunting me.

By the rivers dark
I panicked on.
I belonged at last
to Babylon.

Then he struck my heart
With a deadly force,
And he said, ‘This heart:
It is not yours

And he gave the wind
My wedding ring;
And he circled us
With everything.

By the rivers dark
In a wounded dawn,
I live my life
In Babylon.

Though I take my song
From a withered limb,
Both song and tree,
They sing for him.

Be the truth unsaid
And the blessing gone,
If I forget
My Babylon.

I did not know
And I could not see
Who was waiting there,
Who was hunting me.

By the rivers dark
where it all goes on;
By the rivers dark
In Babylon.

(Non ce la fanno,
i belli muoiono tra le fiamme:
sonniferi, veleno per i topi, corda,
qualunque cosa........
Si strappano le braccia,
si buttano dalla finestra,
si cavano gli occhi dalle orbite,
respingono l'amore,
respingono l'odio,
respingono, respingono.

Non ce la fanno,
i belli non resistono,
sono le farfalle,
sono le colombe,
sono i passeri,
non ce la fanno.

Una lunga fiammata,
mentre i vecchi giocano a dama nel parco,
una fiammata, una bella fiammata,
mentre i vecchi giocano a dama nel parco,
al sole.

I belli si trovano all'angolo di una stanza,
accartocciati tra ragni e siringhe, nel silenzio,
e non sapremo mai perché se ne sono andati,
erano tanto belli.

Non ce la fanno,
i belli muoiono giovani
e lasciano i brutti alla loro brutta vita.

Amabili e vivaci: vita e suicidio e morte,
mentre i vecchi giocano a dama sotto il sole...
nel parco).

(Che stupore sempre nuovo, il breve calore del sole sulla mia pelle: un tempo in estate eravamo sempre compagni inseparabili!)
Perché, cara piccola amica che sbocci ora alla vita e ne scrivi con la saggezza di chi si affaccia ad una realtà nuova, e io ti auguro essa sia più benigna di quanto spesso non accada; piccolo aiuto, per trovare la forza, come un vecchio stupido pugile suonato a forza di botte in testa, di rialzarsi prima dell'ennesima ripresa, che stabilisce la fine del suo ultimo incontro.
Ti auguro di cuore di non scoprirlo mai – ammesso sia davvero concesso a un essere umano non scoprirlo: e se lo farai, che esso possa avvenire il più tardi e il più dolcemente possibile).
Perché, sai, se non ce n'è più, non ce n’è più, e questo, purtroppo, dà l’autentica, reale e disperata dimensione di tante fantasie e discorsi saggi e altisonanti per alcuni che si ritengono in dovere di giudicare chi è più sfortunato, incolpevole di loro: i maledetti della terra, gli stronzi vampiri che si nutrono della tua anima, e nel web hanno trovato terreno particolarmente fertile, per ingozzarsi del dolore e del bisogno altri, così da dimenticarsi (pagliuzza per trave?!?) del brago suino nel quale, tipo inferno dantesco, trascorrono la loro inutile esistenza.
Questa è la vera vita quotidiana, quella che invochiamo il Padre di donarci ogni giorno come se fosse una grande grazia - e lo sarebbe, se solo chi di dovere fornisse il pacchetto completo, comprese fede, speranza e carità.
Lasciatemelo dire, così come funziona la faccenda, teodicea o no, è solo una gran triste fregatura senza possibile risposta, e quindi redenzione.
Fa solo un gran male.
Io non capirò granché di questo mondo di angeli e demoni che si giocano a dadi il dolore della nostra vita – Invidiosi? Ignari? Egoisti maligni? Chi lo sa - so solo che è la realtà quotidiana con la quale fare i conti e, scusate se lo dico con sincerità, ma dopo anni di questa vita...eh beh, uno può anche non avere più risorse, o armi segrete da sfoderare, e aver solo voglia di rialzare ancora una volta il sedere da terra, anche che se lo ritroverà al tappeto nel giro di pochi minuti.
O magari, neppure quello…
Non è detto siano per forza "quelli belli" - di certo sono i più soli, i più disperati, quelli con meno aiuto e meno sostegno – e già questo, dal mio punto di vista, farebbe sì che questa società – novella Atlantide – sprofondasse in fondo alla Fossa delle Marianne e venisse il tempo di ricominciare tutto da capo, ma per davvero e in modo tutto nuovo.
Ma anche se quel tempo non verrà mai, però accontentiamoci di un carrello del supermercato, di fiumi oscuri che non sapremo mai dove potrebbero portarci, di questa disperazione autodistruttiva che, a furia di dai e dai, è quasi diventata un’amica – di certo una compagna di vita.
E a ‘fanculo tutto il resto!
Non si dice così?

Etichette:

postato da la Parda Flora alle 00:00  

 

   Chi Sono
   Post Precedenti
   Archivi
   Links

Da "Tango Lesson" di Sally Potter

Vamos a lo de la Parda Flora! 

Esmeralda



Le mie ragazze: Malafemmina

Le mie ragazze: Etta

Le mie ragazze: Anna

Le mie ragazze: Esmeralda

Le mie ragazze: Marisa