09 ottobre 2008
Quanto è caro l'onore!
Mara Carfagna, dice, è cattolica e conosce il valore del perdono: di fronte a due righe di scuse da parte di Guzzanti, che quest’estate la ha pesantemente accusata di essere ministro solo per meriti, diciamo così, non propriamente politici, sarebbe anche disposta a non dare corso alla causa civile per diffamazione che ha intentato contro la comica. (e qui vien da dare ragione a Guzzanti: la diffamazione è un reato penale - scegliere la via civile, sa un po’ di coda di paglia).
Questo almeno quanto dichiarato l'8 ottobre a Matrix, con quel suo sempiterno e francamente inquietante sguardo con occhio pallato da “cervo abbagliato dai fari”(Dave Letterman), un po’ alla Bush, un po’ da ipertiroidea, che esibisce se ci fate caso, da quando non si fa più fotografare nuda (attività altamente morale e degna di una cattolica che conosce il valore del perdono, ma sospetto anche quello della vendetta mascherata ipocritamente da pensieri da sacrestia) o comunque discinta e in pose e situazioni erotiche. Che certo è già un brutto inizio per sostenere con l’aiuto della religione, una verginità, fosse solo ideologica tanto più che arriva dalle file di Alleanza Nazionale, a meno di utilizzare l’unico esempio fornito dal cattolicesimo, ovvero quello della prostituta Maria Maddalena, perdonata da Gesù, certo, ma appunto meretrice, come quelle professioniste che Carfagna ha legiferato per colpire durissimamente (e a quanto mi pare, è il suo unico atto politico, anche se mi pare misterioso come ci azzecchi con le Pari Opportunità; pare infatti più preparare un ritorno alla grande del papponaggio e quindi un favore alla malavita organizzata, ma magari questa è la mia idea, che sono un’ingenua, e non ho studiato a fondo il problema della prostituzione, facendo servizi fotografici osé e partecipando a concorsi dubbi. Tutelare gli stipendi femminili, o aumentare gli asili nido per la madri lavoratrici, per esempio, non sarebbe forse più in sintonia con il suo Ministero? Lo scopriremo solo vivendo e vedendo quali altre incredibili mosse la ex subrettina ci riserva).
Certo che possa venire il sospetto che la sua carica puzzi come il pesce della settimana prima è comprensibile, soprattutto perché è la cocca riconosciuta di un capo del governo che pare goliardicamente godere ogni volta che può fare del gallismo di bassissima qualità, tanto che persino la moglie trasparente, offesa da tanto cattivo gusto, a un certo punto gli tirò le orecchie pubblicamente - magari solo per far parlare di lui in un momento nel quale era un pochino opaco, politicamente. Quindi al limite, la signora se la dovrebbe prendere per alcune dichiarazioni poco opportune del suo “Patron” che immondizia ne hanno sollevata parecchia, ma si sa, in guerra e in amore, tutto è lecito: anche fare pubblicamente e con orgoglio il settantenne infoiato senza farci una figuraccia, anche se immagino lo facesse vostro padre o vostro nonno, sospetto lo trovereste più imbarazzante che divertente. Almeno spero.
Perdono, dunque, per una povera donna che Carfagna ritiene mentalmente fragile ovvero matta, al punto che mette in crisi le sue virtù cristiane decidere di citarla in giudizio.
Infatti, oggi chiede un milione di euro di danni a Guzzanti, come esemplare dimostrazione che le insinuazioni sulla sua natura integerrima, e sul suo valore politico sono solo falsità maligne.
Quello che trovo curioso, per non dire sfrontato, è che Carfagna accusi Guzzanti e suoi colleghi di aver costruito le proprie carriere con bugie e nefandezze: se infatti andiamo a fare le pulci in Parlamento e nel governo, direi che di personaggi che hanno costruito la loro carriera a suon di balle e nefandezze ce n’è parecchi. Proprio in questi giorni Veltroni ha accusato il capo del governo di essere un bugiardo, poiché gli ha attribuito cose mai dette, e si è beccato in risposta un bel mussoliniano - me ne frego! (piccolo appunto a chi ha commentato: nessun capo di governo risponderebbe così! mi consta che Mussolini adorasse rispondere così....). Poi al solito, è arrivata la rettifica: no, non mi riferivo a Veltroni, ma alle domande dei giornalisti. Ovvio! You Tube è pieno di interventi e interviste del Pinocchio nazionale, regolarmente riportate alla lettera dai giornali, e smentite con invidiabile faccia di tolla come bugie dei giornalisti cattivi alleati coi magistrati comunisti... come non bastasse guardare i video, e farsi la propria opinione, ma non è questo il nostro argomento ora.

Vorrei piuttosto tornare alla dichiarazione di Guzzanti, effettivamente molto dura, ma si vedeva anche che Guzzanti era molto indignata - certamente, con una forma più elegante e meno esagitata avrebbe potuto dire le stesse cose in modo meno facilmente criticabile, e a conti fatti sarebbe stato meglio, ma è andata così.
Tuttavia vorrei contestualizzate i fatti, visto quanto si tende ad essere smemorelli: in quei giorni era tutto un rincorrersi sui media di indiscrezioni molto poco equivocabili, sui contenuti di alcune intercettazioni telefoniche nelle quali un uomo molto potente faceva apprezzamenti di natura sessuale su alcuni soggetti femminili più o meno vicini al suo partito, uno dei quali ha ammesso serenamente di essere stato raccomandato per un lavoro in televisione, come per altro risultava dall’intercettazione.
Sulla base di tutto questo, che la ministra in causa si fosse guadagnata con il vecchio sistema delle favorite i galloni sul campo, lo ammetto, lo ho dubitato anch’io. Anche perché, via, dopo una vita da valletta, miss e modella senza veli, diventare in nemmeno quattro anni così competente politicamente da meritare addirittura un ministero, è un fatto che qualche perplessità la lascia. Anche perché non mi consta Carfagna sia socia del MENSA.(E' anche vero che dubito il Presidente del Consiglio attribuisca grande importanza al Ministero delle Pari opportunità, e in genere a tutto ciò che riguarda il mondo femminile, almeno quand'è vestito: il suo ideale di donna è la velina, che infatti difende a spada tratta in un momento nel quale anche Ricci si domanda se non sia il caso di cambiare qualcosa nella storica "Striscia la notizia").
Poi per fortuna degli interessati tutte quelle intercettazioni sono finite al macero, e con esse la verità.
Per carità, magari non è vero niente, e Carfagna, da brava cattolica, è stata semplicemente folgorata sulla via di Montecitorio, come Paolo di Tarso, e lo sguardo allucinato che sempre esibisce potrebbe anche far credere che le cose siano andate proprio così. In fondo, pare che anche lo scandalo Lewinsky sia stato tutta una bufala per inguaiare il vecchio Bubba! Perché non potrebbe esserci stato uno scanda-letto Carfagna? Il fatto è che ormai, le prove per dimostrare se diffamazione c’è stata, non esistono più, e immagino non lo sapremo mai se diffamazione ci fu, anche se da bravi cittadini, prima di esprimere a voce alta giudizi sulla colpevolezza o meno di Guzzanti, aspettiamo la sentenza del giudice.
Però qualche idea, almeno quella la possiamo avere oppure no?

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postato da la Parda Flora alle 19:25  

 

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