Togliete i campi e l'aratro, metteteci qualche grattacielo e il cemento e il grigio del fumo... Non finiscono, in realtà, tutti così, gli amori che finiscono, quando donne troppo sole non ne posso più e decidono di voltare pagina? Sono quei bivi nella foresta della vita, che proprio questo poeta americano, ammirato da Pound, rese così famosi...
(LA STRADA NON PRESA Divergevano due strade in un bosco Ingiallito, e spiacente di non poterle fare Entrambe essendo uno solo, a lungo mi fermai Una di esse finchè potevo scrutando Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.
Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente E aveva forse i titoli migliori Perché era erbosa e poco segnata sembrava; Benchè, in fondo, il passare della gente Le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,
Perché nessuna in quella mattina mostrava Sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo. Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno ! Pure, sapendo bene che strada porta a strada, Dubitavo se mai sarei tornato.
Questa storia racconterò con un sospiro Chissà dove tra molto tempo: Divergevano due strade in un bosco, e io….. Io presi la meno battuta, E di qui tutta la differenza è venuta.)
Quel che trovo straordinario è che a capirlo così lucidamente sia stato un uomo, e per di più di un altro secolo, quando oggi vedo così tanti ometti smarriti che scioccamente non si sanno dare una ragione dei loro fallimenti sentimentali.
L’IMPULSO
Per lei là era troppo solitario e troppo desolato, e poiché erano loro due soltanto, senza bambini,
e il lavoro era poco nella casa, lei era libera e andava dietro a lui che arava campi o tagliava alberi
Si riposava su un tronco, gettava lontano le schegge cadute, e una canzone per sé soltanto aveva sulle labbra.
E una volta che lei andò a spezzare un ramo di nero ontano, così distante si spinse che appena l’intese quando lui la chiamò …
e non rispose, non parlava – né tornava indietro restò ferma, poi corse, si nascose in mezzo alle felci.
Lui non la trovò più, benché cercasse ovunque, e domandò in casa di sua madre se mai là lei si trovasse.
Improvviso e rapido e lieve così si sciolse il loro legame. e lui imparò che c’erano altri modi di finire oltre il morire.
Robert Frost (San Francisco, 26 marzo 1874 – Boston, 29 gennaio 1963)
chissà perché questa poesia mi fa sempre pensare a un film, Lezioni di piano, storia drammatica di una donna raccontata da una donna, e alla sciocca arroganza che, a volte, hanno gli uomini, e alla rude emotiva intelligenza che, a volte, hanno gli uomini...)Etichette: esergo e altre perle ai porci |