19 aprile 2006
chi è l’Altro?
E’ l’alba, finalmente l’Angelo colpisce alla coscia Ya’akov - da qui la mitzvah che riguarda il nervo sciatico. Vi è la lunga lotta pari che dura tutta la notte, nel regno delle tenebre, e si risolve in parità: chi è l’Altro? Colui che alla fine della lotta assegna il nome iniziatico a Ya’akov?
Vi sono varie Midrash: Dio, l’arcangelo Mica’el, l’angelo protettore di Esaù. Ma Ya’akov, che secondo il profeta Osea è peccatore già nel grembo materno, lotta e non cede neppure di fronte ad un avversario così superiore alle sue forze. Quasi da ciò dipendesse un riscatto, il conseguimento di un fine. E piange Ya’akov, quando l’angelo soccombe: com’è possibile vincere la parte divina ch’è in noi? O forse è la parte oscura? Ya’akov lo sa e chiede perdono, secondo Osea, chiede la benedizione, secondo Genesi, ed essa sarà il nuovo nome.
Questo mi fa pensare che esistono lotte nelle quali nessuno è vincitore, e in questo pare esservi una giustizia che ci sfugge, perché la nostra logica vede sempre un vincitore e un perdente, ma mai due contendenti. Se guardiamo la lotta senza pregiudizi, non vi sarà tensione nella nostra anima, e potremo assistere alla lotta fra Ya’akov e l’angelo senza tremare né parteggiare, anche se in realtà quella lotta appartiene a ciascuno di noi. Perché in ciascuno di noi credo vi sia qualcosa di profondo che manca e che ci si deve conquistare - e Ya’akov sarà disposto a farlo addirittura con l’inganno, e poi a pagarne il prezzo.
Ora si avvicina la sera al guado del torrente Iabbok...

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postato da la Parda Flora alle 12:32  

 

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